ATTI DEL COMUNE DI MILANO

 

 

 

 

COMUNE DI MILANO

Direzione Centrale Pianificazione Urbana e Attuazione P.R.

SETTORE CONCESSIONI E AUTORIZZAZIONI EDILIZIE

UPO IT

 

 

 

P.G. 32471 .176 -2002

R.I. 46479 -2002

Milano, Novembre 2002

 

STAZIONE CENTRALE

Grandi Stazioni

PROMEMORIA PER IL SIG. DIRIGENTE

 

TAVOLE DI PROGETTO PRESENTATE IN DATA 5.9.02 RELATIVE AL RECUPERO E ALL’ADEGUAMENTO FUNZIONALE DELLA STAZIONE CENTRALE.

 

 

CONSIDERAZIONI GENERALI

 

L’ u.s. ha esaminato le tavole di progetto in merito alla loro regolamentarietà, tuttavia ritiene che gli accesi dibattiti e le polemiche recenti, su tale progetto, non possono essere del tutto ignorate.

E’ certamente cambiata nel tempo la progettazione urbana, che interviene ora anche sulla mobilità: gli impianti ferroviari e le stazioni vengono dotate di nuovi servizi

- Ad esempio Roma Termini, primo scalo ferroviario riqualificato e trasformato offre un centro di servizi che stupisce per l’audacia delle funzioni proposte (in fatti comprende:

museo d’arte, poliambulatorio medico, centro fitness, nucleo commerciale, ristoranti ed agenzie di viaggi, banche uffici postali e biglietterie per concerti e spettacoli ecc.)­La stazione diventa così un interessante centro d’interscambio per chi viaggia avendo la possibilità di fruire di molteplici servizi.

 

Le opere di riqualifica della Stazione Centrale, sembrano previste sul modello di Roma Termini: considerare la stazione come centro di trasporto su rotaia, dove confluiscono ogni giorno migliaia di persone, caratterizzato da una funzione di interscambio e di attività commerciali senza dubbio audace ed innovativo elevando sicuramente tale luogo di incontro e di consumo ad un livello infrastrutturale di tipo europeo; la stazione di Roma Termini ha infatti riscosso grande successo di pubblico e di critica. Molti criticano tutto questo sostenendo che la stazione deve anzitutto servire a chi viaggia, non a chi fa acquisti.

Tra tutte le osservazioni, si richiama - quale esempio significativo che riassume la perplessità di molti - quanto esposto dall’arch. J. Gardella che afferma “...Ia destinazione attribuita all’edificio della stazione.., viene snaturata e distorta...” Ed inoltre “...il tragitto che si deve percorrere per raggiungere la biglietteria ed i treni è artificialmente allungato (rispetto allo stato attuale), così da obbligare i viaggiatori a transitare davanti alle vetrine...

(In riferimento alle nuove superfici è stato scritto: “...insensibilità di fronte al carattere eccezionale degli spazi e dei volumi che contraddistinguono l’edificio; i1 progetto non si propone di rispettarli. . . una gratuita accozzaglia di elementi, soppalchi, balconate, passerelle, vetrine, ponti aerei.., che nulla hanno a che fare con la funzionalità della stazione ma servono solo ad aggiungere numerosi superfici commerciali “).

 

 

OPERE PREVISTE

 

Le tavole di progetto sono relative a:

COMPLESSO EDIFICATO DELLA STAZIONE CENTRALE-

MAGAZZINI — Ali Laterali EST e OVEST lungo la Via Aporti e Via Sammartini (con integrazione successiva)-

CENTRALE TERMICA-

Non comprendono le infrastrutture (non sono infatti rappresentate le opere relative alla nuova viabilità esterna riguardante le tre Piazze).

Il progetto prevede una trasformazione radicale dell’intero complesso:

vengono infatti ridistribuiti gli spazi esistenti all’interno della “Galleria delle Carrozze”, del “Corpo Principale” e della “Galleria di Testa”. Vengono previste nuove superfici destinate alle molteplici necessità dei viaggiatori, ma anche da parte di altri operator; gia esistenti sul territorio. Vengono modificati tutti i percorsi destinati al pubblico, la percorribilità orizzontale e verticale, consentendo una maggiore mobilità fra le diverse zone della stazione.

 

PIANO INTERRATO

L’attuale uscita dalla Metropolitana, antistante la facciata principale della Stazione, viene modificata e, pur mantenendo le scale attuali, è prevista la dotazione di “rampe mobili”, con la creazione di un nuovo “sbarco” alla soprastante Galleria delle carrozze.

(La stampa riporta pareri tra loro diversi: chi accoglie tale soluzione come risolutiva per chi arriva in metropolitana costretto ora ad uscire all’aperto oppure obbligato a servirsi delle scale, chi sostiene che il collegamento con la metropolitana potrebbe essere previsto non nella galleria delle carrozze, ma nel salone centrale (biglietteria)

Inoltre: realizzazione di due ambiti destinati ai viaggiatori (laterali allo spazio dove confluisce il collegamento con la Metropolitana); recupero di aree esistenti (ex diurno) ed acquisizione di nuove superfici mediante sbancamento di terrapieni esistenti (fino a quota - 5,50) - demolizione degli esistenti magazzini nella parte centrale dell’edificio per il viaggiatore -

PIANO TERRA

Collegamento tra le due Piazze laterali (Luigi di Savoia - IV Novembre)

mediante la demolizione totale di vani destinati a magazzini, e formazione di nuova “Galleria” con annessa nuova biglietteria.

In tale galleria, in posizione arretrata rispetto le scale esistenti, le quali vengono mantenute, è prevista la collocazione di tapis-roulant che raggiungono il nuovo piano ammezzato e il piano ferro.

(Dalla stampa: chi giudica la nuova collocazione centrale della biglietteria in posizione “ottimale, chi sostiene l’irrazionalità ditale scelta che costringe ad allungare il percorso anche per raggiungere il piano dei treni).

Le superfici destinate a “servizi primari al viaggiatore” risultano raggiungibili dalle due piazze e dalla “Galleria delle carrozze” diventata interamente pedonale, mediante nuovi percorsi ricavati tra i due scaloni padronalì che vengono mantenuti. Eliminazione di tutte le superfetazioni.

PIANO AMMEZZATO

La superficie esistente, posta a quota 3,70 viene ampliata mediante formazione di nuova soletta calpestabile ed è articolata in diversi settori nelle due zone laterali. Formazione di gruppo servizi igienici distinti per i viaggiatori e per il personale.

PIANO FERRO

Al piano ferro/banchine, quota 7,45, è previsto lo smantellamento totale di tutte le strutture provvisorie ad uso commerciale.

PIANO PRIMO

Quasi interamente dì nuova formazione: le superfici sono poste a quota variabile tra 11,45 e 11,63 all’interno dei saloni esistenti nella parte centrale nella Galleria di testa.

Le nuove superfici sono quasi interamente aperte sui sottostanti ambienti con quota di calpestio al piano ferro.

PIANI SECONDO E TERZO

Nuova distribuzione degli spazi, adeguamento impianti (formazione di intercapedini e cavedi)

PIANTA COPERTURA

Nella copertura del corpo centrale è prevista la realizzazione di impalcati metallici destinati alla installazione di apparecchiature tecnologiche.

MAGAZZINI - PIANI INTERRATO E TERRA

Modifiche distributive alle ali te ali interessano anche le gallerie collegamento tra le ali.(Confermate le destinazioni esistenti:Magazzini/depositi servizi)

INOLTRE le tavole presentate prevedono nel dettaglio, tutte le pavimentazioni monumentali in marmo da mantenere, riportano precise indicazioni degli scaloni con gradinate e pianerottoli in marmo, prevedono il ripristino delle parti vetrate e delle strutture metalliche.

Il progetto illustra in modo peculiare anche tutta la dotazione di impianti (elettrico e di climatizzazione, di rilevazione antincendio, la centrale termica, la rete idrica, la centrale idrica ecc., in cui non si esprime nel merito non essendo di competenza dell’ufficio scrivente)

 

 

ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE

Tutti gli spazi risultano accessibili al portatore di handicap prevedendo l’installazione di attrezzature di collegamento e sollevamento (scale, rampe mobili, ascensori ecc.), come da elaborati presentati successivamente.

 

 

CONFORMITA’ URBANISTICA

DESTINAZIONE D’USO

 

L’area ricade, secondo il vigente PRG in zona “M”, normata quindi dall’art. 45 delle NTA di PRG “Aree per attrezzature connesse alla mobilità”.

 

Tale articolo, non pone limiti volumetrici ed ammette, tra le funzioni primarie, .servizi strettamente connessi alle funzioni di interscambio, quali edicole, rivendite biglietti, attrezzature di ristoro, diurn i,..”

L’articolo è interessato da una proposta di modifica, (oggi non ancora approvata): il testo adottato in data 5.8.02, di più ampio respiro rispetto al vigente, consente l’inserimento di svariate funzioni, ammettendo anche “....pubblici esercizi, locali di pubblico spettacolo, terziario e commercio, servizi alla  produzione, servizi alla persona...

La formazione di nuove superfici ai vari piani, portano ad un complessivo incremento della superficie individuata con diverse funzioni: non sono tuttavia da considerarsi come incremento di SLP, considerato che sia il testo vigente che quello adottato non pongono limiti volumetrici.

E’ da ricordare infatti che in passato, con l’attuale normativa, nessun intervento all’interno di tali aree era soggetto al rilascio di autorizzazioni o concessioni.

 

Le destinazioni riportate sulle tavole di progetto non risultano suddivise in modo dettagliato tra le varie superfici, ma le stesse sono state sostanzialmente distinte in tre diverse aree,

-      spazi comuni (atri, gallerie, percorsi di collegamento)

-      aree a servizi primari al viaggiatore (biglietterie, uffici, servizi igienici)

-      aree a servizi secondari al viaggiatore (presumibilmente ad uso commerciale).

Tutte le nuove superfici riportano infatti la generica destinazione “servizi secondari al viaggiatore”.; tuttavia tale omessa precisazione è peraltro ininfluente essendo consentite molteplici destinazioni - sembra quindi essere stato anticipatamente recepito il contenuto e lo spirito del nuovo testo adottato dell’art. 45 delle NTA.

 

L’integrazione presentata riporta in modo schematico il totale delle superfici e delle destinazioni distinte tra i vari piani. Dalla lettura di tali tavole riassuntive emerge che la destinazione primaria e secondaria al viaggiatore vengono fuse in unico conteggio anche se alcune zone sono delimitate tra loro da una struttura fisica.

Gli “atri comuni” vengono conteggiati separatamente. (Anche se gli spazi indicati ad uso secondario al viaggiatore potrebbero, essere considerati superfici “comuni”). La verifica delle varie superfici e destinazioni non è minuziosamente precisa e corrispondente allo stato di fatto e al progetto: forse è improponibile prevedere una delimitazione statica tra le aree che si possono interscambiare od avere funzioni bivalenti.

Tale verifica, eseguita con sistema computerizzato, riporta i seguenti dati:

-        incremento della superficie totale: mq. 63.594 contro gli esistenti mq. 50.727.

-        decremento dei servizi primari e secondari: pari a mq. 26.303, contro gli esistenti mq.27.070

-        incremento degli spazi destinati al transito (“atri comuni”): pari a mq. 29.287 contro gli esistenti mq. 17.091.

-        decremento dell’area FS: da mq. 6.387 a 4.137 mq.

 

Le superfici contemplate nella definizione “atri comuni”-”transito” sono esclusi dal conteggio della volumetria ai sensi dell’art. 10.2 del vigente Regolamento Edilizio, pertanto il loro accertato incremento, ai fini urbanistici, è ininfluente.

 

 

CONCLUSIONI

A parere di chi scrive, sulla scorta della documentazione esaminata, non si rilevano osservazioni nei rapporti regolamentari - (il progetto dovrà comunque essere completato con i pareri: - ASL Comando Pro v.le dei VVF Soprintendenza).

Valuti la Direzione se acquisire il parere del Settore P.P.U. che dovrà esprimersi in merito alle eventuali incongruenze urbanistiche.

Trattandosi di progetto che interagisce in modo sostanziale sulle abitudini e sui ritmi di vita della collettività, veda la Direzione se sia necessario il coinvolgimento e interessamento di altri Enti, e se, viste le osservazioni e opinioni riportate dalla stampa, interpellare anche la Commissione Edilizia.