INTERVENTO AI SENSI

 

DELL’ART. 21

 

SEDUTA C.C. 18.11.2002

 

Il Presidente dà la parola al consigliere Baruffi.

Il consigliere Baruffi così interviene:        

“Questa sera ci troveremo ad affrontare in aula ancora una volta la vicenda del Teatro alla Scala, ma non è di questo che voglio parlare, però questo può servire come monito nei confronti di quello che succede in questa Città quando ci sono alcune vicende particolarmente rilevanti, e mi riferisco ad altri lavori di ristrutturazione di un importante monumento della nostra Città che, oltre ad essere un monumento, è anche un luogo di grandi funzioni e parlo della Stazione Centrale. Tutti sappiamo che è in corso da molti anni un progetto per la ristrutturazione di diverse stazioni del nostro paese, è già stata fatta Roma Termini, dovrà essere ristrutturata anche la Stazione Centrale di Milano e su questo ci dovrà essere una Conferenza dei Servizi che vedrà coinvolti, oltre all’Ente delle Ferrovie e alla Società Grandi Stazioni, anche la Sopraintendenza e il Comune di Milano.

Ebbene, sembrerebbe che la Conferenza dei Servizi debba partire lunedì prossimo e che a partire da quella data vi siano 90 giorni di tempo entro cui il Comune di Milano può far giungere le sue osservazioni in relazione al progetto definitivo di risistemazione della stazione. Alcune settimane fa, ormai un paio di mesi, credo, è stata presentata una richiesta da parte di tutti i Consiglieri dell’Opposizione per un’audizione presso la Commissione Urbanistica dei responsabili del progetto, dei responsabili della società Grandi Stazioni, dei responsabili delle ferrovie, ovviamente dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Milano ed eventualmente anche di altri Assessori interessati, perché credo che anche l’Assessore al Commercio, per esempio, possa essere interessato visto che nel Piano di ristrutturazione sono previsti nuovi e grandi spazi commerciali in stazione; di fronte a questa richiesta, però, da parte della Presidenza della Commissione Urbanistica non c’è stata ancora nessuna risposta nonostante un sollecito da me effettuato in Commissione ancora poche settimane fa.

Sappiamo dalla stampa nazionale, cioè dal settimanale ‘l’Espresso’ che il Sindaco avrebbe incontrato (almeno così era scritto su ‘l’Espresso’) gli architetti responsabili del progetto e credo, immagino, siccome di questo incontro poi non è stata data pubblicità da parte dell’ufficio stampa del Comune di Milano, che si sia trattato di un incontro non so bene come definirlo, se riservato del Sindaco con i progettisti o se, in qualche modo, di coinvolgimento dell’istituzione Comune di Milano. Quello che in ogni caso mi preoccupa, mi preme sottolineare, è che non vorremmo che, appunto, con la stazione centrale si verificassero episodi oscuri o strani o comunque il Consiglio Comunale non fosse messo in condizione almeno di conoscere quello che accadrà in un luogo che evidentemente è di fondamentale importanza per la Città di Milano, cioè non vorremmo che ancora una volta venisse sorpassato il Consiglio e magari venisse chiesto un eventuale parere all’89° dei 90 giorni necessari e sufficienti per presentare osservazioni.

Allora il mio intervento di questa sera vuole essere un appello e un monito anche alla Maggioranza, ai Consiglieri di Maggioranza, perché ovviamente vi sia la massima disponibilità da parte dell’Amministrazione di coinvolgere il Consiglio o le Commissioni, se non altro appunto per conoscere gli atti e per esprimere un parere, sia pure in un primo livello informale ed eventualmente poi, se fosse necessario, anche formale in un secondo tempo, ma un appello anche alla Giunta (quindi non solo ai Consiglieri di Maggioranza, ma anche alla Giunta) perché su questa vicenda vi sia un atteggiamento che non sia quello degli amministratori di condominio, limitato ad interpretare il problema della ristrutturazione della Centrale come un problema di rifacimento in qualche modo di un pezzetto di Milano punto e basta, ma perché si colga l’occasione perché all’interno della Conferenza dei Servizi vengano affrontati alcuni problemi che sono fondamentali e strutturali per lo sviluppo della Città e che riguardano il rapporto del Comune di Milano con l’Ente delle Ferrovie.

Infatti credo che anche per la vicenda del Passante, per esempio, vi siano ancora alcuni contenziosi aperti fra Comune di Milano e Ferrovie e credo che sarebbe molto opportuno sfruttare questa occasione come un’occasione positiva in cui ragionare in termini di ‘Milano Città metropolitana’ e non limitarsi appunto ad una visione condominiale della nostra Città”.